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Bianca come il Latte, Rossa come il Sangue: intervista esclusiva con Filippo Scicchitano ed Aurora Ruffino

05/04/2013 | Interviste |
Bianca come il Latte, Rossa come il Sangue: intervista esclusiva con Filippo Scicchitano ed Aurora Ruffino

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Filippo Scicchitano ed Aurora Ruffino, protagonisti del nuovo film, dal 4 aprile nelle sale, Bianca come il Latte, Rossa come il Sangue. Subito sotto la trascrizione ('quasi' integrale) potete vedere ed ascoltare la nostra intervista esclusiva con Filippo Scicchitano ed Aurora Ruffino.

Voi siete molto giovani, l'approccio sul set è sempre molto curioso. Cosa ricordate del primo ciak?
Aurora Ruffino: "Sicuramente la nostra esperienza è limitata ma l'impegno è stato massimo da parte di entrambi. Del primo ciak sicuramente ricordo l'ansia, quella c'è sempre."

Le ansie adolescianziali che vengono raccontate nel film le avete anche vissute.
Aurora Ruffino: "Sono ansie da prestazione (ridendo ndr.)"
Filippo Scicchitano: "Il nostro compito è quello di non portare in scena queste ansie di prestazione che comunque fanno parte di noi, come di molti altri attori. L'ansia è una cosa istintiva. Se ti piace questo lavoro è normale porsi delle domande."

Il rapporto con attori come Luca Argentero e Flavio Insinna, cosa da in più? Può creare un freno confrontarsi con attori con così tanta esperienza?
Filippo Scicchitano: "La mia esperienza cinematografica è iniziata con Bentivoglio, con un monumento. Quando intraprendi una storia in un film, con un attore già  navigato può fare solo bene. Normale che tu abbia un po' d'ansia ma, l'esperienza che lui ti trasmette è massima e totale."
Aurora Ruffino: "Non mi sono sentita assolutamente frenata. Era più l'ammirazione ed il tentativo, come faccio sempre, di assorbire il massimo dagli altri, soprattutto da gente che ha più esperienza. C'è sempre qualcosa da rubare."

Nel film c'è anche una parte più seria, che affronta il delicato argomento delle donazioni. Che ne pensate?
Filippo Scicchitano: "Io sono affascinato dal mio personaggio. Dalla sua ingenuità e dalla sua forza nel lanciarsi nell'avventura che ne comporta poi conseguenze importanti."
Aurora Ruffino: "Io ammiro il coraggio e la forza del personaggio interpretato da Filippo. Il suo voler donare il midollo anche ad una persona che non conosce. Una delle mie scene preferite del film è quando vado a casa dei genitori di Leo e parlo delle sue scelte."


 

 


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